Consigli per la salute, per risparmiare in bolletta e allungare la vita al tuo impianto

L’estate è cominciata da un pezzo, forse te ne sei già accorto anche dalla bolletta dell’energia elettrica, o forse hai già sperimentato qualche disturbo legato al cattivo uso del climatizzatore. Fatto sta che siamo nel pieno della stagione dell’aria condizionata ed è sempre utile ricordare come usare il climatizzatore al meglio, per evitare problemi alla salute e risparmiare, evitando sprechi e allungando la vita al tuo impianto di climatizzazione.

Ecco il decalogo SeA per sapere come usare il climatizzatore al meglio:

1. No a temperature troppo basse.
Già, quando il caldo africano imperversa, la brezza marina latita e ti ritrovi a sognare spedizioni artiche insieme a file di cani da slitta, la tentazione di impostare la temperatura del tuo climatizzatore a livelli polari è grande. Non farlo. Non esagerare con la temperatura fra dentro e fuori, perché non solo potresti ritrovarti con una bolletta degna della stazione sciistica Sky Dubai, ma ti esponi al rischio di sbalzi termici dannosi per la salute.

In generale il consiglio è di impostare la temperatura sui 25/27 gradi. Orientati sui 2/3 gradi in meno, mai più di 6, rispetto alla temperatura esterna.

2. A volte basta semplicemente deumidificare.
Prima di correre ad attivare la funzione di raffreddamento potrebbe bastare attivare il deumidificatore per togliere la sensazione di vivere a bordo di un sampan in una foresta pluviale tropicale.

3. Oltre al climatizzatore c’è di più.
Prendendo spunto da una tormentone degli anni ‘90 ti consigliamo di non fermarti al climatizzatore. Ci sono altri accorgimenti per tenere fresco l’ambiente in modo più naturale. Quale? Per esempio evita i raggi diretti del sole chiudendo tende, tapparelle e abbassando persiane. Inoltre evita, soprattutto nelle ore più calde, di mettere in funzione forno, lavatrice, docce calde, phon, ferro da stiro o altri impianti che generano calore e umidità. Questi accorgimenti gioveranno anche al tuo amato impianto di climatizzazione, evitandogli inutili sovraccarichi di lavoro.

4. Programma l’accensione in anticipo.
Non lasciare il climatizzatore acceso tutto il giorno e soprattutto non pretendere di accenderlo al bisogno. Dagli tempo, programma l’accensione almeno 2 o 3 ore prima di godere della giusta temperatura. Il climatizzatore ti premierà con una riduzione dei consumi.

5. Dormi con il climatizzatore spento.
Raggiungi la giusta temperatura prima di metterti a letto e poi manda a nanna anche il climatizzatore. Non c’è bisogno di dormire con il piumino in pieno luglio.

6. Non ti venga in mente di coprire le unità del condizionatore.
Giù le mani da splitter e unità esterne! Via tende, piante, fogli, poltrone, qualsiasi cosa possa impedire il corretto flusso di aria e provocare un sovraccarico al tuo impianto.

A questo proposito consigliamo di collocare l’unità esterna in una zona fresca e ombreggiata, questo garantisce da solo un piccolo risparmio energetico. E ricordati di mettere il termostato lontano da fonti di calore, per evitare di falsare la sua percezione della temperatura.

7. Evita un flusso diretto di aria condizionata.
Direziona gli splitter in un’area di passaggio per evitare che l’aria condizionata colpisca direttamente i presenti.

8. Ricordati di aprire le finestre.
Sì hai letto bene. E no, non siamo impazziti. Certo che per evitare un sovraccarico di lavoro per il tuo impianto di climatizzazione devi tenere ben chiuse porte e finestre. Ma per evitare un’eccessiva secchezza dell’aria, ricordati di cambiarla aprendo le finestre per una decina di minuti almeno una volta ogni 2 ore.

9. Controlla le batterie del telecomando.
Fallo almeno a ogni inizio stagione. Perché? Quel simpaticone con le batterie scariche potrebbe segnare la temperatura prescelta ma poi non mettere in pratica il comando. Non farti prendere in giro, procuragli batterie nuove, niente scherzi e rigare dritto!

10. Manutenzione, manutenzione, manutenzione!
Dulcis in fundo la regola di tutte le regole. Perché una corretta manutenzione, non solo è prevista per legge, ma garantisce prestazioni ottimali, un impianto sicuro e che vive più a lungo, risparmi effettivi, una maggiore sostenibilità e un ambiente più salubre.

Prima che acari, pollini, muffe e Legionella vengano in villeggiatura a casa tua omaggiando la tua famiglia con attacchi d’asma, cefalee, raffreddori e malesseri ben peggiori, pulisci accuratamente e, soprattutto, sanifica l’impianto.

Pulizia filtri su impianto di condizionamento
Pulizia filtri su impianto di condizionamento

Ogni due mesi dovresti pulire i filtri dell’aria dell’unità interna.

Ogni anno, ma anche ogni 6 mesi in caso di utilizzo frequente e continuativo, ad esempio quando l’impianto viene usato anche in inverno come pompa di calore, andrebbe fatta la manutenzione ordinaria, che prevede indicativamente:
– Pulizia degli split (unità interna)
– Pulizia del motore (unità esterna)
– Pulizia e sanificazione con apposite pasticche, dei filtri, delle batterie, dei canali di scarico (la Legionella sguazza nei ristagni d’acqua)
– Controllo della serpentina di evaporazione
– Eventuali sostituzioni di filtri o altre componenti usurate
– Verifiche di eventuali perdite di gas refrigerante. A questo proposito ricordati che solo i tecnici con patentino FGas sono abilitati a lavorare con i gas refrigeranti.

L’elenco è troppo lungo e ti sei già perso alla Legionella che sguazza nel canale di scarico?
Tranquillo, dal punto 10 in poi ci pensiamo noi di SeA Campatelli. La manutenzione degli impianti termici è il nostro lavoro. Dai un’occhiata ai nostri servizi in abbonamento dedicati alla climatizzazione e pensa solo a goderti l’estate senza Legionella né colpi di calore.

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