Se stai progettando una nuova casa, o devi ristrutturare in maniera consistente parte della tua abitazione e degli spazi in cui lavori, magari sfruttando qualche bonus o incentivo come il Superbonus o la Detrazione al 65%, sicuramente avrai sentito parlare di sistemi ibridi o sistemi integrati in relazione al nuovo impianto termico che dovrà occuparsi del comfort termico del nuovo edificio.

Progettare casa con energie rinnovabili

Sebbene sistemi ibridi e sistemi integrati per il condizionamento degli ambienti non siano l’unica soluzione esistente, sono quelli su cui le politiche energetiche e ambientali, italiane ed europee, stanno spingendo sempre di più, soprattutto, appunto, sui nuovi edifici. Senza ovviamente tralasciare il parco immobiliare esistente, con incentivi e norme intenzionate a migliorare progressivamente la classe energetica entro il 2027/2030.

Il motivo è piuttosto chiaro. Il Green Deal europeo ha come obiettivo la progressiva riduzione dei combustibili fossili e lo sviluppo di un’economia a impatto zero dal punto di vista climatico. Quello che potrebbe essere meno chiaro è come questi obiettivi impattano sulla nostra quotidianità, per esempio, su quale impianto di condizionamento scegliere per casa nuova.

Impianti termici e rinnovabili: cosa dice la legge

L’articolo 11 del Decreto Rinnovabili (D.Lgs 28/2011, con cui l’Italia si adegua alle norme comunitarie in tema di fonti rinnovabili) impone l’obbligo, per gli edifici di nuova costruzione, o sottoposti a ristrutturazione rilevante, l’obbligo di dotarsi di impianti alimentati, per una percentuale ben precisa, da fonti di energia rinnovabile.

Da giugno 2022, il D.Lgs 199/2021, alza le percentuali di rinnovabili previste. Imponendo, sempre per gli edifici nuovi o ristrutturati in maniera rilevante, una copertura del proprio fabbisogno con rinnovabili del 60%, che sale al 65% per gli edifici pubblici. Più precisamente, per i privati:

Contemporaneamente il decreto vieta di raggiungere queste percentuali attraverso l’uso esclusivo di impianti per la produzione di energia elettrica. Cosa significa? Che non è sufficiente installare un impianto fotovoltaico per alimentare gli apparecchi che forniscono riscaldamento, raffrescamento acqua calda sanitaria. È quindi necessario progettare impianti che prevedano più fonti di energia e più tecnologie (fotovoltaico, solare termico, caldaie a condensazione, pompe di calore…) operanti insieme in maniera sinergica. Dove, in condizioni climatiche molto fredde, la caldaia a gas di ultima generazione resta ancora la fonte più conveniente e capace di offrire calore senza interruzioni. Ebbene sì, stiamo parlando proprio degli impianti termici ibridi e integrati.

Cosa sono i sistemi ibridi e i sistemi integrati?

Sistemi ibridi e sistemi integrati permettono entrambi di mettere insieme tecnologie tradizionali, come le caldaie a gas, con tecnologie operanti con energie rinnovabili, per realizzare un impianto capace non solo di rispettare gli obblighi imposti dalla normativa, ma anche di garantire un aumento del valore dell’immobile su cui sono progettati, considerando il miglioramento della classe energetica. E quindi, di raggiungere il miglior compromesso possibile fra comfort e risparmio energetico, con una riduzione dei costi su ambiente e bolletta.

Ma come si differenziano i sistemi ibridi da quelli integrati?

Per rendere chiara questa distinzione ci siamo rifatti a due definizioni offerte dal nostro partner Immergas, e abbiamo cercato di sintetizzarle così:

Sistemi ibridi o sistemi integrati: cosa preferire?

Entrambi i sistemi permettono una serie di vantaggi, che, in parte abbiamo già raccontato:

Sistemi Ibridi Immergas

Quello che distingue le due soluzioni e quindi, ciò che ti dovrebbe aiutare nella scelta fra sistemi ibridi o sistemi integrati, oltre alle peculiarità di ogni singolo progetto, sono due aspetti:

  1. Flessibilità e possibilità di personalizzazione
    Per quanto i sistemi ibridi siano estremamente flessibili nell’installazione, grazie alla possibilità di integrazione con pompe di calore, sistemi solari, caldaie di diverse dimensioni e potenze, si tratta pur sempre di soluzioni ben definite. Essendo composti di più soluzioni collegate insieme, i sistemi integrati invece rispondono a un’esigenza di personalizzazione estrema e quindi sono utili in tutti i casi in cui il progetto preveda una massima libertà di scelta, sia della tipologia di apparecchi da collegare, sia della dimensione, il tipo, la potenza che si vogliono impiegare per il proprio impianto termico.
  2. Impatto estetico/ingombro
    In questo caso vincono i sistemi ibridi su quelli integrati, perché mentre i sistemi integrati prevedono diversi componenti, separati fra loro, i sistemi ibridi sono prodotti singoli compatti, disponibili sia nei formati da incasso che fuori muro.
  3. Facilità di installazione e spese di gestione
    I sistemi ibridi sono, in linea di massima, più facili da installare e prevedono una gestione più standardizzata, e quindi anche, probabilmente, più esigua rispetto ai sistemi integrati, in cui installazione e spese di gestione dipendono dalla grandezza e dalla complessità del progetto realizzato.

Un consulente termico per i tuoi impianti del futuro

Il futuro dei nostri edifici è fatto necessariamente di energie rinnovabili, ma in SeA Campatelli impianti ibridi e integrati sono già il presente.

Devi calcolare la quota di energie rinnovabili da installare, sulla base del fabbisogno energetico necessario per produrre acqua calda sanitaria, e per il riscaldamento e raffrescamento della tua nuova casa?

Vuoi scegliere la soluzione integrata o ibrida più adatta al tuo progetto di riqualificazione energetica?

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